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La festa di Sant’Antonio Abate nelle Marche

La festa di Sant’Antonio Abate nelle Marche

La tradizione, dai tempi delle campagne ai giorni nostri

Il 17 gennaio, come vuole la tradizione religiosa, si festeggia Sant’Antonio Abate, conosciuto principalmente come il protettore degli animali e di tutti i mestieri strettamente correlati al mondo animale, dai macellai ai tosatori passando per i salumieri che vendono prodotti a base di maiale. Nell’iconografia sacra, il Santo veniva raffigurato in mezzo a tre animali di cui, quello più carico di significato è proprio il maiale, il quale, secondo la tradizione rappresentava il demonio, ma avendo appesa al collo una campanella, il significato è traslato sul piano più spirituale della purificazione della carne e della vita domestica. Sempre del maiale inoltre, si utilizzava il grasso per ungere i corpi dei pazienti affetti da herpes zoster, conosciuto anche come “fuoco di Sant’Antonio”. È per questo motivo che in alcune località la festa del santo è caratterizzata dall’accensione di numerosi falò, anche se ormai l’evento principale che contraddistingue la festa del 17 gennaio è la benedizione degli animali domestici. A tal proposito, tantissimi paesi delle Marche organizzano diverse manifestazioni caratterizzate da un equilibrato dualismo tra la solennità della liturgia religiosa e la leggerezza delle feste di piazza. Secondo la tradizione, quando la vita di tutti i giorni si svolgeva nelle campagne, per celebrare il Santo, nell’ascolano si teneva la fiera dei “porci” e nella città di Ascoli Piceno presso la chiesa parrocchiale di Porta Cappuccina, la mattina del 17 giungevano tutti i contadini con al seguito coppie di buoi imbellettati con drappi rossi, maiali e altri animali domestici i quali alla fine della funzione erano portati in processione e benedetti. Questa tradizione è stata portata avanti nel corso degli anni ma, ai giorni nostri, a essere benedetti sono perlopiù cani e gatti. La benedizione agli amici animali viene data di solito in occasione della messa domenicale e pertanto, le celebrazioni di Sant’Antonio del gennaio 2015 si terranno domenica 18.

Il 18 gennaio, un giorno dedicato agli amici a quattro zampe

Come già anticipato, per il giorno di Sant’Antonio Abate sono previste nelle Marche numerose manifestazioni che vedono come protagonisti gli animali. Domenica 18 gennaio 2015, ci saranno tantissime chiese che consentiranno l’ingresso dei vostri amici a quattro zampe. Prima fra tutte vi segnaliamo la solenne cerimonia a Sant’Elpidio a Mare presso la Chiesa di Sant’Elpidio Abate nella quale, durante la funzione religiosa delle ore 10:30, avverrà la benedizione degli animali seguita dalla solenne processione della statua del Santo per le vie centrali che si terminerà poi con la distribuzione del pane di Sant’Antonio benedetto dall’Arciprete. Alla tradizione religiosa, infatti, è associata anche quella culinaria rappresentata dalle “panette” di Sant’Antonio: piccoli panini il cui impasto tradizionale del pane vede talvolta l’aggiunta di semini d’anice o ciccioli di maiale, più in versione tipicamente marchigiana, mentre nella parte superiore si trova incisa la sigla “S.A.” riferita per l’appunto al Santo. Un’ulteriore occasione per gustare le panette è alla manifestazione che si tiene a Civitanova Marche a partire dal primo pomeriggio presso Piazza XX settembre. La distribuzione delle tradizionali panette sarà preceduta dalla solenne liturgia religiosa che come consuetudine vedrà la benedizione degli animali domestici e non solo, dato che l’evento è caratterizzato dalla presenza ulteriore di volatili, pesci e cavalli, insomma, il divertimento è assicurato sia per i grandi e soprattutto per i piccini. Le celebrazioni per la festa di Sant’Antonio non mancheranno neanche presso la méta religiosa per eccellenza delle Marche: Loreto. Fin dalla mattinata s’inizierà con la distribuzione a tutti i fedeli del pane benedetto, seguita dalla sfilata degli animali accompagnati dalla Banda Musicale di Loreto e giungendo infine in Piazza della Madonna dove avrà luogo la benedizione. Verso il nord della regione, la ricorrenza è molto sentita nei paesi di Fermignano e Urbino. Quest’ultimo in particolare ha uno stretto legame col Santo al quale ha dedicato una chiesa nel cuore della città mentre l’altro celebra non solo gli animali domestici ma anche quelli esotici grazie alla collaborazione tra Pro Loco e Giacche Verdi. Le esposizioni degli esemplari saranno affiancate oltretutto da esibizioni cinofile, di falconieri ed equestri, insomma un ricco programma all’insegna della conoscenza, dell’amore e del rispetto non solo per quegli animali che accompagnano l’uomo nella vita di tutti i giorni.

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