“Si sta come d’Autunno sugli alberi le foglie”. Così recita la celebre poesia di Ungaretti intitolata Soldati. Soldati, combattenti, uomini caduti a migliaia sui campi delle numerose battaglie che hanno avuto come palcoscenico la regione Marche, una terra di mezzo del territorio italico, con un privilegiato sbocco sull’Adriatico, collegamento fondamentale con le numerose rotte commerciali e punto strategico per attaccare le città costiere limitrofe che ha sempre fatto gola a molti conquistatori.
Dei vantaggi offerti dalla posizione privilegiata del territorio marchigiano erano ben consapevoli già i Romani, i quali, nel 295 a.C. intrapresero presso quella che oggi è conosciuta come Sassoferrato, la “Battaglia delle Nazioni”. Lo scontro che vide vincitore proprio l’esercito romano contro la lega dei Gallo-Sanniti, fu di notevole importanza in quanto vi perì il famoso console Decio Mure dopo aver votato il suo sacrificio agli dei per propiziare la vittoria dei Romani.
Pochi decenni prima, nel 207 a.C. il territorio marchigiano aveva già visto la vittoria dell’esercito romano nella battaglia del Metauro, il fiume situato più a nord della regione sul quale avvenne lo scontro decisivo della seconda guerra romano-punica tra Roma e Cartagine. Secondo i documenti storici, fu proprio durante questo evento che perse la vita Asdrubale, fratello di Annibale.
Tra gli scontri degni di nota avvenuti in un periodo più recente, precisamente nel XIX secolo, è doveroso riportare le due più importanti battaglie avvenute durante il periodo di dominazione napoleonica: la battaglia di Portonovo (1811) e la battaglia di Tolentino (1815). La curiosità ad esse legata sta nel fatto che ogni anno nelle rispettive zone di Portonovo e Tolentino è celebrata la rievocazione storica con i costumi dell’epoca e tutti gli armamenti militari dell’occasione. Pertanto, se volete approfondire l’argomento, e avete voglia di conoscere le cause e i vincitori delle due battaglie, potete partecipare a questi appuntamenti culturali soddisfacendo così la vostra curiosità.
Da ultimo, nel 1860 ha avuto luogo la Battaglia di Castelfidardo, uno scontro che vide le truppe pontificie sconfitte dai piemontesi. A ricordo di quell’evento, nelle prossimità del centro storico, sulla collina di Monte Cucco, vi è collocato un maestoso monumento, considerato tra i più imponenti tra quelli presenti in territorio Nazionale. Le dimensioni? 6 metri per 12, poggiato su una montagna di massi in travertino bianco Ascolano che si estende per 160 metri quadrati raffigurante dei soldati le cui fattezze diventano sempre più nitide avanzando con lo sguardo.
Durante la seconda Guerra Mondiale l’Italia era divisa in due da un sistema difensivo preparato dai tedeschi che si estendeva dall’Adriatico al Tirreno, attraversando tutto il crinale appenninico con lo scopo di fermare l’avanzata degli alleati. Quest’area è conosciuta tutt’ora come Linea Gotica nei cui pressi si è svolta proprio l’omonima battaglia. In ricordo di quell’avvenimento presso Auditore (PU) è stato allestito il Museo storico della Linea Gotica, contenente oltre 3000 reperti rinvenuti sul campo teatro degli scontri e una rara collezione di divise e fotografie dell’epoca, nonché giornali, documenti e una biblioteca interamente dedicata.
In relazione alla prima Guerra Mondiale, in concomitanza con la Giornata Nazionale del turismo lento, dal 31 Ottobre al 2 Novembre le città di Ancona, Urbino e Macerata saranno teatro dell’iniziativa “Trekking urbano-Ricordare e ripercorrere la nostra storia a 100 anni dalla Grande Guerra”. I percorsi da seguire saranno numerosi e con diversi livelli di difficoltà accessibili a tutte le età, e permetteranno ai partecipanti di visitare tutti i luoghi chiave delle battaglie avvenute nei pressi delle tre città marchigiane. Le escursioni sono tutte diverse tra loro e personalizzate a seconda delle città di partenza. L’invito a partecipare, e alla riflessione, verso un capitolo nero della storia, affinché ciò che è accaduto non si ripeta mai più, è aperto a tutti.