Casteldimezzo - Pesaro (PU)
La storia della città di Gabicce Mare èracchiusa nel territorio di Gabicce Monte, piccolo borgo che sorge a 150 metri di altezza sul livello del mare. L’origine del suo nome èstabilita da due differenti scuole di pensiero: la prima sostiene che derivi dal nome del feudatario che nel X secolo si occupava dei territori gabiccesi fino a valle, la cui dimora era denominata Castrum Ligabitij, ossia castello di Ligabizio o dei Ligabizzi poi trasformatosi in Ligabicci e successivamente, si suppone, in Le Gabicce ed infine Gabicce;la seconda scuola di pensiero... ritiene invece che il nome derivi dall'attivitàsvolta un tempo dagli indigeni, dediti in prevalenza all'agricoltura e all'allevamento di animali, in particolare dei caproni detti becchi da cui Legabecchi, cioècatturatori di caproni. Dell' antico castello non ci sono resta, ma un’idea di come fosse, possiamo ricavarla dagli acquerelli di Francesco Mingucci e del Liverani, che hanno fedelmente riprodotto come appariva nel 1600 e nel 1800. La fama del castello però, era giànota nel 1500 grazie a due abili vasai Girolamo e Giacomo Lanfranco, rispettivamente padre e figlio, che realizzavano bellissime opere in terracotta avvalendosi di decorazioni in oro. Sono considerati infatti dei precursori, nell'uso della tecnica di decorazione con l'oro zecchino. Ciòche ènoto, èche la Fortezza di Gabicce ebbe una storia di grandi “dominazioni”conclusasi soltanto nel 1631, quando il Castello di Gabicce e tutto il ducato di Pesaro e Urbino passano nelle mani dello Stato Pontificio e sono destinati a rimanerci per ben tre secoli. Da qui comincia il declino che avràfine solo all' inizio del XX secolo con il progressivo sfruttamento della costa che saràla causa della crescita economica della pesca, che subiràun'impennata quando avràinizio lo sfruttamento della costa a livello turistico e Gabicce Mare diventeràuna delle cittadine balneari più frequentate. Vi sono tracce di una attivitàmercantile in epoca romana, ma in realtàGabicce ancora agli inizi del 1900 presenta un'arretratezza di mezzi, soprattutto per la mancanza di un vero e proprio porto. La struttura portuale infatti, si risolve in una serie di palizzate in legno che costeggiano gli argini del fiume. Da qui i pescatori di vongole con le loro barche a remi e le “paranze”, iniziano la loro lunga strada verso il futuro ed il progresso. Il passo decisivo èla costruzione di un porto con banchine in cemento che permette l'attracco di barche di grosse dimensioni, la cui presenza alimenta i rapporti con i Balcani con i quali si commercia prevalentemente sabbia e dai quali si importa legname per uso domestico. Il porto inoltre favorisce la crescita lavorativa di cantieri navali per la costruzione e la manutenzione delle imbarcazioni, ancora oggi un aspetto importante della vita gabiccese. E' peròsoltanto negli anni precedenti la seconda guerra mondiale che Gabicce muta il suo volto vedendo accrescere anche la sua popolazione che arriva a contare 2.000 abitanti. Sempre piùpersone infatti, decidono di stabilirsi nella zona pianeggiante del territorio rispetto al borgo collinare. Nel 1942 il Municipio viene trasferito a Gabicce Mare. Persa la titolaritàdi capoluogo comunale, Gabicce Monte rimane in ogni caso, a tutt'oggi, il luogo della memoria storica per tutto il paese, rappresentando un tributo alla leggenda, "alla memoria fantastica". La Piazza di Gabicce Monte èinfatti intitolata a Valbruna, la cittàleggendaria che gli antichi abitanti sostengono sia sommersa al largo della baia naturale di Vallugola. Nel corso degli anni, i reperti archeologici casualmente riportati alla luce dai pescatori, hanno contribuito a rafforzare il mito di quella che èdiventata una "Atlantide"dell' Adriatico. Gabicce Mare offre visitatore le bellezze di un mare limpido e uno spettacolare panorama da ammirare dall'alto del Colle San Bartolo. Gabicce Mare è, infatti, parte significativa del territorio del Parco Natural del San Bartolo.Continua Riduci