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Il Bosco del Cugnolo di Torre di Palme

Il Bosco del Cugnolo di Torre di Palme

Uno degli ultimi "ruderi" di macchia mediterranea

Con un’estensione di ben 9 ettari, il Bosco del Cugnolo di Torre di Palme è un piccolo paese, un vero e proprio gioiello, e balcone sull’Adriatico in provincia di Fermo. Un’area floristica protetta posta sotto la tutela della regione Marche e curata meticolosamente dai volontari del CAI.

Il nome Cugnolo deriva da quello dell’omonima contrada in cui è situato e si trova: tra il fosso Cupo ed il fosso Molinetto. Il bosco è adagiato sopra una duna fossile risalente al Pliocene costituita da sedimenti di sabbia e ghiaia di origine marina, poiché nella preistoria la zona si trovava sotto il livello del mare, mentre ora i numerosi punti di affaccio offerti dalla camminata offrono una vista mozzafiato proprio sulla distesa azzurra dell’Adriatico.

La conservazione di questo spettacolare spazio verde è stata possibile grazie al fatto che il terreno impervio ed inadatto alla coltivazione ha tenuto lontana l’opera di disboscamento dell’uomo.

Il Cugnolo è considerato un rarissimo esempio di Macchia Mediterranea ancora integra e per questo possiede uno straordinario valore botanico. Sono presenti infatti diverse querce secolari che rappresentano la maggioranza delle specie sempreverdi, insieme ai pini e ginepri, le cui foglie, a causa del particolare clima temperato caldo, hanno subito una riduzione delle dimensioni ed un aumento della loro durezza per poter ridurre la traspirazione. Oltre alla flora costituita da sempreverdi e piante a ceduazione e da frutto come i corbezzoli, la fauna è molto variegata. Tra gli uccelli si annoverano i gruccioni ed i rigogoli, mentre tra i mammiferi non mancano i tassi e le volpi.

L’escursione al bosco è rilassante, rigenerante e lunga circa due kilometri, la cui durata di percorrenza varia dalle due ore all’ora e mezza. Il percorso è facile e reso agevole dalle staccionate e passerelle installate dai volontari del CAI e quindi, praticabile anche dagli escursionisti non esperti. Nonostante questi accorgimenti bisogna avvisare che i passeggini non girano agevolmente, perciò c’è da organizzarsi un po’ se si vogliono portare i bimbi piccoli. Il consiglio che vale per grandi e piccini è invece quello di indossare un abbigliamento consono all’attività che si sta per svolgere e prediligere le scarpe da tennis o meglio ancora quelle da trekking a discapito delle sneakers, altrimenti rischiate di scivolare.

Per raggiungere l’inizio della camminata basta allontanarsi per 10 minuti a piedi dal centro storico di Torre di Palme. L’inizio del sentiero è reso riconoscibile dalla bacheca con le informazioni basilari dell’escursione e dalla cartellonistica, disseminata per tutto il percorso. Vi basterà seguire i paletti di legno che tracciano la via e quando sarete stanchi potrete riposarvi nei punti sosta dotati di tavoli, panche e scorcio panoramico, a patto però di mantenere l’area pulita!

La grotta degli amanti, il rifugio di Romeo e Giulietta dei giorni nostri

Il punto clou dell’escursione al Cugnolo è la visita alla famosa Grotta degli Amanti.

È proprio in questo luogo che nel 1911, il periodo delle guerre coloniali in Libia, si è consumata la tragedia di Antonio e Laurina, i moderni Romeo e Giulietta di Torre di Palme.

Lui soldato, lei giovane contadina analfabeta che pur di poter comunicare con il suo amato impara nel giro di poche settimane a leggere e a scrivere.

Dopo un primo periodo di lontananza, Antonio riesce a tornare in licenza da Laurina, purtroppo i giorni passano ed il tempo trascorso insieme non è sufficiente ai due giovani innamorati che decidono così di scappare e nascondersi nella piccola grotta scavata nella falesia sula quale si trova il bosco del Cugnolo.

La fuga dei due amanti dura una decina di giorni, grazie anche al supporto degli amici pescatori locali che forniscono loro pane e sarde. Purtroppo però i militari sono già sulle tracce dei due che sentendosi braccati e pentiti per il loro gesto sconsiderato, dettato dal cuore, decidono di uccidersi.

Antonio e Laurina si gettano nel fosso del Lupo affrontando un volo di 70 metri legati per la vita e per le mani dallo scialle di lei. La ragazza muore sul colpo mentre il giovane disertore si salva riportando però lesioni talmente gravi che ritarderanno il ritrovo con la sua amata solo di pochi giorni, seppur tra atroci sofferenze.

Dopo la visita al luogo in cui si è consumata questa tragedia d’amore, la camminata prosegue verso un altro punto d’interesse altrettanto affascinante ma meno carico di drammaticità: Villa degli Aranci. Lungo il percorso infatti potrete ammirare questa splendida villa seicentesca di proprietà prima dei nobili conti Adami e poi degli Azzolino. Il nome di questa meraviglia architettonica deriva dalle piante di arancio coltivate su quel terreno reso prospero dal particolare microclima che favorisce la fioritura e la maturazione di questi squisiti agrumi.

La visita termina con il ritorno al punto di partenza. Sicuramente vi sentirete diversi rispetto a quando avete iniziato la camminata, magari un po’ stanchi, oppure rigenerati, un po’ tristi, un po’ curiosi oppure meravigliati da tutte le bellezze che ha da offrirvi questo speciale percorso naturalistico. Sta a voi provare e decidere come vi sentirete dopo, a me non resta che augurarvi buon passeggio!

Info utili:
Come arrivare: Autostrada A14 uscita Fermo-Porto San Giorgio, proseguire su SS 16 in direzione sud, imbocco per Torre di Palme sulla destra a 2 km circa dall’uscita dell’autostrada.

Si possono trovare: parcheggio nelle vicinanze, presenza di servizi igienici, punti ristoro nelle vicinanze.

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