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Carnevale di Fano 2025 – Il Getto di Dolci e la Tradizione

Un Carnevale unico tra mare, dolci e maschere

Nel cuore della costa adriatica delle Marche, la città di Fano vive ogni anno un momento magico: il suo celebre “getto” di dolciumi, la satira pungente, le maschere e i carri allegorici fanno del Carnevale di Fano un’esperienza coinvolgente per famiglie, coppie e appassionati di folklore. Radicato in una storia documentata dal 1347, questo evento è promosso come “il carnevale più dolce d’Italia”. Con le sue tre domeniche di sfilata (pre-Quaresima) confermate per il 2025, è il momento perfetto per un viaggio nel mix perfetto tra tradizione e divertimento. Esplora le vie del centro storico, respira l’atmosfera spensierata, assaggia le specialità locali e lasciati sorprendere dalle cartapeste monumentali che sfilano sul lungomare. Non è soltanto uno spettacolo da osservare: è un invito a partecipare, a sentirsi in mezzo alla festa, tra coriandoli, cioccolatini e musica dal vivo.

Storia, simbologia e tradizioni del Carnevale: dal Medioevo al getto di dolci

Il Carnevale di Fano affonda le sue radici in una città che documenta spese comunali per festeggiamenti fin dal 1347, segno che la comunità locale attribuiva alla festa una forte rilevanza socioculturale.    
Nel corso dei secoli la manifestazione ha saputo evolversi: dal tempo delle antiche feste medievali fino al Settecento quando si ha la prima attestazione del celebre “getto” di dolciumi (lancio di caramelle e cioccolatini verso il pubblico) che oggi rappresenta il tratto distintivo della festa. Questo gesto simbolico richiama l’idea di abbondanza, passaggio stagionale e condivisione: bambini con coni di cartone, adulti sorridenti, e una pioggia zuccherina che trasforma la sfilata in una partecipazione attiva. I carri allegorici, costruiti da maestranze locali artigiane, hanno via via assunto dimensioni monumentali: la cartapesta, le scenografie, le maschere satiriche (spesso rappresentanti temi di attualità) rendono la sfilata non solo estetica ma carica di significato. La maschera ufficiale “El Vulón” (1951) guida la parata e dà voce a un’ironia cittadina ben radicata.   
La struttura del corso è ancora oggi tripartita: presentazione dei carri, getto di dolci, e luminaria al crepuscolo sul viale principale. Il pubblico si dispone lungo il percorso – in particolare nei punti di curva dove il lancio dei dolci è più abbondante – e partecipa attivamente. La musica anarchica e popolare della Musica Arabita, nata nel 1923, accompagna il ritmo e dà all’evento un tono conviviale e deciso.    
Questo intreccio di storia, artigianato, satira e festa partecipata rende il Carnevale di Fano davvero unico nel panorama italiano.  
Per il 2025 l’edizione è stata confermata per le domeniche del 16, 23 febbraio e 2 marzo.    
I biglietti e le tribune lungo il percorso richiedono prenotazione anticipata. Inoltre, le scuole di cartapesta locali aprono laboratori al pubblico: un’occasione per osservare da vicino la lavorazione della cartapesta e conoscere da vicino l’anima della festa.

Come partecipare, vivere e valorizzare l’esperienza: consigli pratici per il viaggio

Partecipare al Carnevale di Fano significa prepararsi alla festa, non solo assistervi. Ecco alcuni consigli utili per viverlo al meglio:

  • Quando andare: Le tre domeniche dell’edizione 2025 sono un momento centrale. Verifica il programma ufficiale sul sito della manifestazione per eventuali cambiamenti. 
  • Dove mettersi per il getto: Il percorso principale si snoda lungo il Viale Gramsci sul lungomare di Fano. Le curve del percorso sono i punti più ricchi di dolciumi lanciati; se desideri tranquillità scegli le tribune – se vuoi adrenalina stai lungo i lati della strada. Porta con te un cono di cartone (venduto sul posto) e lascia spazio ai carri che attraversano.
  • Cosa assaggiare: Durante l’evento, approfitta per gustare le specialità locali come chiacchiere, castagnole e la cucina di mare tipica della città. La festa è un’occasione perfetta per abbinare cultura, folklore e gusto.
  • Visita della città e territorio: Prima o dopo la sfilata, dedica tempo al centro storico di Fano: dalla porta romana dell’Arco d’Augusto, alla passeggiata lungo le mura romane, fino al teatro monumentale del Teatro della Fortuna. Se hai uno o due giorni disponibili, esplora le colline attorno al borgo, come la zona del Parco Naturale del San Bartolo o il borgo di Gradara.
  • Abbigliamento e logistica: Febbraio può riservare giornate fresche sulla costa adriatica: porta un cappotto leggero, scarpe comode impermeabili e una borsa dove raccogliere i dolciumi. Evita ombrelli capovolti: per motivi di sicurezza sono sconsigliati; meglio il cono cartone ufficiale.
  • Rispetto e partecipazione consapevole: Ricorda che la festa ha radici profonde e comunitarie: rispetta gli spazi, sorridi ai lanciatori di dolci, vivi la satira con leggerezza e porta via solo buoni ricordi.

Vivere il Carnevale di Fano significa immergersi in una festa che coinvolge tutti i sensi: la vista dei carri, il suono della banda, il gusto dei dolci e l’energia del pubblico. È un’occasione perfetta per un viaggio nelle Marche non convenzionale, dove folklore e ambiente si abbracciano.

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