Immersa tra le dolci colline che conducono alla splendida costa del Riviera del Conero, la città di Castelfidardo (AN) si svela come un luogo sorprendente: un borgo tranquillo di circa 18 000 abitanti che è diventato nel tempo la patria della fisarmonica in Italia. Qui, nel cuore delle Marche, la tradizione artigiana incontra la musica, e la creatività si trasforma in suono: nel 1863 l’ingegno di Paolo Soprani diede vita a quella che sarebbe diventata un’industria e un simbolo culturale. Visitare Castelfidardo significa immergersi in storia, artigianato e musica: il dinamico distretto musicale, le botteghe che ancora oggi costruiscono fisarmoniche richieste in tutto il mondo, e un museo dedicato interamente al mantice e all’ancia sono solo l’inizio di un’esperienza che unisce turismo culturale e autenticità. Sia per gli appassionati di strumenti musicali, sia per chi desidera esplorare un angolo autentico delle Marche, Castelfidardo offre un viaggio unico nel suono e nel fare.
Visita centrale per comprendere l’anima musicale della città è il Museo Internazionale della Fisarmonica, ospitato all’interno del cinquecentesco Palazzo Comunale in via Mordini 1. Inaugurato il 9 maggio 1981, il museo raccoglie la storia e l’evoluzione della fisarmonica italiana, grazie all’operato del Comune e della Pro Loco.
L’allestimento occupa oltre 500 m² ed è articolato in diverse sale tematiche: si possono ammirare modelli storici, prototipi, strumenti rari provenienti da tutto il mondo e ambienti ricostruiti di antiche botteghe artigiane.
Nel percorso espositivo il visitatore scopre come la fisarmonica non sia semplicemente uno strumento, ma un concentrato di artigianato e innovazione: la cassa armonica viene realizzata a mano, negli esempi più pregiati, con legni come mogano, faggio o abete, i mantici sono piegati e regolati con cura, ogni ancia accordata individualmente. Questa filosofia del “pezzo unico” traspare nelle sale dedicate alla produzione artigiana della città.
Il museo è accessibile, e ospita anche contenuti multimediali, guidando adulti e famiglie in un’esperienza didattica: uno spazio perfetto anche per chi non è esperto di musica ma desidera comprendere il contesto storico-industriale della fisarmonica. L’orario più recente indicato è: da martedì a domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00 (chiuso il lunedì) – per info aggiornate: museodellafisarmonica.it.
Tra gli strumenti esposti spiccano pezzi iconici come un raro «sheng» cinese, un Harmoniflûte degli anni ’30 e fisarmoniche appartenute a grandi interpreti.
Questa tappa non è solo per gli appassionati: è un invito a toccare con mano la magia di un mestiere che ha trasformato un borgo marchigiano in una capitale internazionale del suono a mantice.
La storia della fisarmonica italiana inizia proprio qui, a Castelfidardo, con Paolo Soprani che nel 1863 decise di trasformare un organetto portato da un pellegrino in uno strumento nuovo, potente e commerciabile.
Da una piccola bottega familiare, la produzione si sviluppò rapidamente: all’inizio del Novecento la sua azienda contava circa 400 dipendenti e spediva fisarmoniche in tutta Europa e nelle Americhe.
Oggi Castelfidardo fa parte del Distretto degli strumenti musicali di Castelfidardo‑Loreto‑Recanati, dove artigianato, industria e musica convivono in una sinergia unica. Le botteghe che trovi nel centro storico e nei dintorni operano ancora con la cura di un tempo: legni sagomati a mano, ance regolate all’orecchio, mantici montati pezzo per pezzo. Questa è la vera essenza dell’artigianato fidardense.
Marchi storici come Paolo Soprani, Scandalli, Pigini, Beltuna e Bugari Armando convivono con nuove realtà che puntano sull’innovazione e sull’eccellenza sonora.
Partecipare a una visita guidata in un laboratorio artigiano è un’opportunità autentica: potrai vedere come un corpo armonico prende forma, ascoltare il suono mentre viene regolato, capire perché ogni fisarmonica è un’esperienza unica.
Questo distretto non è immobile: continua a evolversi, puntando su qualità, personalizzazione e tecnologia. È uno degli esempi più interessanti in Italia di turismo esperienziale artigiano: visitando Castelfidardo non entri solo in un museo, ma in un laboratorio di suoni, legni e passione.
Per rendere davvero completa la tua esperienza a Castelfidardo, ecco un itinerario in giornata che unisce cultura, artigianato, panorami e musica.
Mattina: inizia con la visita al Museo Internazionale della Fisarmonica: esplora la sala dedicata a Paolo Soprani, poi scopri la bottega ricostruita e immergiti nella storia del suono. Dedica almeno 60-90 minuti.
Tarda mattina: passeggia nel centro storico: Piazza della Repubblica, Piazza Garibaldi, visita il Monumento nazionale delle Marche dedicato alla Battaglia di Castelfidardo. Da qui hai anche una splendida vista panoramica verso il mare Adriatico.
Pomeriggio: contatta una bottega artigiana per una visita guidata o un mini laboratorio: osserva il montaggio del mantice, il taglio del legno, l’accordatura dell’ancia. Chiedi se è possibile acquistare una piccola fisarmonica come ricordo.
Tramonto: dirigiti alla Selva di Castelfidardo, un bel bosco di querce alle porte della città, ideale per una passeggiata rilassante.
Sera: se capiti durante un evento musicale o una rassegna (verifica il calendario locale), immergiti nell’atmosfera: ascolta una fisarmonica dal vivo in piazza o in uno dei teatri della città.
Consigli pratici:
Così trasformi una semplice tappa turistica in un’autentica immersione nell’identità di un territorio che ha fatto della fisarmonica il proprio simbolo.