Immersa tra i dolci colli marchigiani e affacciata sulle valli del Musone e del Potenza, Recanati è una città che fonde poesia, arte e storia. Nota in tutto il mondo per aver dato i natali a Giacomo Leopardi, offre al visitatore un itinerario che unisce i luoghi simbolo delle sue poesie con monumenti medievali, rinascimentali e barocchi, chiese, palazzi e teatri. Non è solo città di versi e letteratura: è anche terra di musica, con la figura del celebre tenore Beniamino Gigli, e di arte pittorica, grazie alle opere di Lorenzo Lotto. La città si distingue inoltre per un forte legame con la tradizione religiosa e civile, celebrata in eventi che animano le piazze e rinnovano la memoria storica. Scoprire Recanati significa quindi immergersi in un microcosmo dove cultura, paesaggio e gastronomia si fondono, rendendola una delle mete imperdibili delle Marche.
La visita a Recanati inizia inevitabilmente dai luoghi legati a Giacomo Leopardi, autentico simbolo della città. Il percorso ha il suo fulcro in Casa Leopardi, la dimora natale del poeta, ancora oggi abitata dai discendenti. Qui si conserva la monumentale Biblioteca di Monaldo Leopardi, con oltre 20.000 volumi, testimonianza della formazione culturale del giovane Giacomo. Per orari e visite guidate è consigliato consultare il sito ufficiale Casa Leopardi.
Accanto si apre la Piazzetta Sabato del Villaggio, dominata dalla casa di Silvia, la giovane fanciulla immortalata nei versi leopardiani, e dalla chiesa di Santa Maria in Montemorello, dove il poeta fu battezzato nel 1798. Poco distante, salendo sul Monte Tabor, si raggiunge il celebre Colle dell’Infinito, luogo che ispirò una delle più importanti liriche della letteratura italiana. Il panorama che si ammira da qui, tra colline, borghi e mare all’orizzonte, restituisce intatto lo spirito contemplativo che pervase Leopardi.
Oltre ai luoghi leopardiani, meritano una sosta il Palazzo Antici-Mattei, residenza della madre di Giacomo, e la Torre del Passero Solitario, situata presso il chiostro di Sant’Agostino, anch’essa entrata nella mitologia poetica. Questo itinerario consente di ripercorrere le tappe di una vita e di una poetica che hanno segnato la cultura europea dell’Ottocento, restituendo al visitatore un’esperienza emozionante e intensa.
Recanati non è solo la città di Leopardi: è anche scrigno di arte, musica e architettura. La Torre Civica, con i suoi merli ghibellini, ricorda il passato medievale e le lotte politiche cittadine. A Villa Colloredo Mels si conservano preziosi documenti, tra cui la Bolla Aurea di Federico II, e opere pittoriche di grande rilievo, come quelle di Lorenzo Lotto, che trascorse a Recanati gli ultimi anni di vita.
Il centro storico è costellato da chiese di pregio. La più antica è Santa Maria di Castelnuovo (XII secolo), di origine bizantina, con portale scolpito dal Maestro Nicola Anconetano. La Chiesa di San Vito, edificata su un preesistente edificio romanico-bizantino, fu rimaneggiata nel Seicento da Jacometti e ricostruita nella facciata da Luigi Vanvitelli. Al suo interno si ammirano opere di pittori seicenteschi e una torre campanaria incompiuta che contribuisce al fascino del complesso.
Recanati è anche città della musica, grazie al tenore Beniamino Gigli (1890–1957), tra le voci più celebri del Novecento. Un museo a lui dedicato custodisce costumi, scenografie e registrazioni storiche. A completare l’offerta culturale è il Teatro Persiani, inaugurato nel 1840 per volere di Monaldo Leopardi, oggi sede di una vivace stagione teatrale e musicale.
Passeggiare tra le vie di Recanati significa vivere un viaggio che unisce storia e arte in un tessuto urbano raccolto, curato e ricco di dettagli architettonici. Ogni palazzo e ogni piazza rievocano secoli di stratificazioni culturali, rendendo la città un museo a cielo aperto.
Accanto all’arte e alla poesia, Recanati custodisce una ricca tradizione di eventi e gastronomia. Tra le manifestazioni più sentite c’è la Festa patronale di San Vito, che si svolge a giugno: per il 2026 le date ufficiali non sono ancora state pubblicate. Nello stesso anno, la città ospiterà il prestigioso XXV Meeting nazionale Paesi di San Vito – Italia 2026, confermato con delibera comunale del 19 maggio 2025. Altro appuntamento tradizionale è la Festa della Vittoria, che ricorre la prima domenica di ottobre a ricordo della Battaglia di Lepanto: anche in questo caso per il 2026 si attende la pubblicazione ufficiale delle date.
La gastronomia recanatese accompagna ogni ricorrenza. Tra i piatti tipici troviamo i piccisanti, antica minestra legata alla festa di Sant’Antonio, e gli gnocchi al sugo di papera, serviti durante la Festa della Vittoria. Da provare anche il coniglio in potacchio, le cucciole e altre ricette tramandate da generazioni.
Oltre al comparto enogastronomico, Recanati è oggi sede di aziende di respiro internazionale come Guzzini e Clementoni, che testimoniano la vocazione imprenditoriale del territorio. La città riesce così a coniugare tradizione e innovazione, spiritualità e modernità, offrendo al visitatore un’esperienza completa.
Recanati è dunque un luogo in cui arte, musica, poesia ed eventi si intrecciano con la vita quotidiana, offrendo motivi sempre nuovi per una visita. Dalle atmosfere intime del Colle dell’Infinito ai grandi appuntamenti culturali, passando per i sapori autentici della cucina marchigiana, ogni passo nella città di Leopardi è un invito alla scoperta.