Ritorna come tutti gli anni il Vino Cotto Festival di Loro Piceno. Questa cittadina del territorio maceratese ha trovato la sua fortuna nell’arte contadina e nella tradizione millenaria. Furono i Piceni a introdurre una nuova tecnica di lavorazione del mosto d’uva: cuocerlo in enormi calderoni di rame fino a ridurne di oltre la metà il volume, metterlo in botti di rovere e lasciarlo invecchiare. Tale tecnica lo differenziava dalla lavorazione utilizzata per la produzione di aceto. Per i contadini era anche un modo per recuperare le uve più degradate e per non rimanere sprovvisti di vino nel corso dell’anno: quella sì che sarebbe stata una tragedia! E per far sì che nessuno rimanga mai senza vino, ci ha pensato Loro Piceno che per 45 anni è stata capofila e pioniera nell’elezione del Vino cotto quale emblema della città. Ecco la ragione di un festival interamente dedicato a questo prodotto tipico, con concerti, degustazioni, mercatini, mostre e uno grande spettacolo pirotecnico di chiusura. Una serata da non perdere perché passeggiare per i vicoli illuminati a luce calda, affollati di gente e addobbati a festa, vi darà energia e allegria. Luoghi suggestivi come la Rocca dove sedersi, sorseggiare un drink e fare due chiacchiere allietati dallo “struscio” – così viene chiamato il via vai – di ragazzi, famiglie e bambini. Sono situazioni che non si vivono tutti i giorni e vale la pena godersi in occasione della sagra. Inoltre se al buon cibo e al buon vino si abbina anche della buona musica, il risultato sarà di sicuro effetto.
Il Vino cotto è l’orgoglio di Loro Piceno. Per produrlo vengono usate le uve dei vitigni autoctoni, in primis il Maceratino, il Sangiovese e il Galloppa. Alcuni studi effettuati di recente dall’Università di Teramo hanno dimostrato che il vino cotto, oltre ad avere una forte influenza sul buonumore, contiene principi attivi dall’elevato potere antiossidante, grazie alla caramellizzazione degli zuccheri durante la pastorizzazione del mosto. Ho sempre invidiato mia madre per la sua pelle quasi da ragazzina, ma non ho mai preso in considerazione la possibilità che il merito fosse della bottiglia di vino cotto che riceve come regalo a Natale!