Un set poliedrico, dalle mille sfaccettature che consente ai registi, dai più fantasiosi a quelli più convenzionali di dar libero sfogo alla loro fantasia, di gridare il famoso Ciack! All’interno di un castello o su una spiaggia da sogno.
Le Marche per oltre un secolo sono state, e sono tutt’ora, un meraviglioso palcoscenico e non hanno mai avuto nulla da invidiare alle blasonate locations americane ed esotiche...anzi, le scene dei set nostrani sono spesso state calcate anche da attori provenienti da oltre oceano.
Il primo ciak di grande rilievo che ha riecheggiato in terra marchigiana ed è stato poi premiato per la regia sia con il Nastro d’Argento che con il Leone d’Oro di Venezia è rappresentato da “Il Cielo sulla palude”, un film di Augusto Genina del 1949, ispirato alla vicenda della contadina corinaldese Maria Goretti ed uscito in occasione della sua beatificazione.
Solo pochi anni prima, sei, per la precisione, in terra marchigiana si era già recato il regista Luchino Visconti per girare “Ossessione”, liberamente ispirato al celebre romanzo “Il postino suona sempre due volte”, del quale diverse scene sono state girate ad Ancona. Nel trailer si riconoscono infatti un arco situato in corrispondenza del civico 29/B di Via Cialdini in cui l’attore Massimo Girotti si incontra con l’amico. Gli altri luoghi salienti in cui sono state girate le scene del film sono il porto del capoluogo dorico, via San Ciriaco e lo Scalone Nappi.
Il porto di Ancona lo si ritrova anche in un’altra pellicola: "La ragazza con la pistola", di Mario Monicelli con Monica Vitti e Stanley Baker. Dal trailer si possono riconoscere il molo e la sede degli Ormeggiatori e dei Piloti. Probabilmente vedendo il film senza essere a conoscenza di queste informazioni non pensereste mai che le scene in questione siano state girate in Italia, dato che la fiction ha imposto che il tutto venisse trasposto in chiave americana.
Se da un lato la città di Ancona risulta molto apprezzata, dall’altro c’è un capoluogo che non gode dello stesso affetto. É il caso della città di Ascoli Piceno, considerata da alcuni registi e sceneggiatori, difficilmente riconoscibile e particolarmente anonima, nonché anche relativamente piccola, tanto da essere qualificata dal regista Maselli ne “I delfini” come – Una città qualunque -. Quella che a primo impatto parrebbe una connotazione dispregiativa, ha valso in realtà una grande fama al capoluogo di provincia, tanto da suscitare l’interesse in altri registi che vi ambienteranno diversi lungometraggi come: “Il grande Blek” ed “Alfredo Alfredo”, quest’ultimo interpretato dal grande Dustin Hoffman.
Se il sud della regione è stato scelto per l’ambientazione di film relativamente impegnativi, le spiagge situate all’estremo opposto sono state frequentate dalle allegre troupe di “Abbronzatissima”, “Rimini Rimini un anno dopo” ed “S.P.Q.R. 2000 e mezzo anni fa”, i cui membri sono stati avvistati nella zona di Gabicce Mare e presso la Baia Imperiale.
Ovviamente, sempre nella provincia di Pesaro-Urbino, non potevano mancare i film in cui sono celebrati i personaggi che hanno fatto la storia delle Marche, tra cui “Paolo e Francesca” girato a Gradara e “Rossini!Rossini!” ambientato nel luogo in cui è vissuto il celeberrimo compositore.
Sarà una leggenda metropolitana, sarà autosuggestione ma dal 2000 in poi le Marche hanno portato tanta fortuna ai film che vi sono stati girati, garantendo a volte riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale. È il caso dei recenti “La stanza del figlio”, “Romanzo criminale”, “Il cuore grande delle ragazze” ed “Il giovane favoloso”. I primi due sono ambientati nel capoluogo dorico del quale si possono riconoscere diversi luoghi tra cui Viale della Vittoria, Piazza Cavour e Corso Garibaldi.
Le scene del film di Pupi Avati invece sono principalmente ambientate nel Fermano ed in particolare nel meraviglioso capoluogo di provincia, che con i suoi scorci variopinti ed il paesaggio in equilibrio tra il passato medievale ed il presente, ha fatto da cornice alla romantica storia narrata.
In ultimo, è arrivato sul grande schermo quello che ormai da anni molti avevano iniziato a definire “il grande assente”: il film incentrato sulla vita del poeta Giacomo Leopardi, girato nella sua città natale: Recanati. Un capolavoro in cui viene dato grande risalto non solo all’imponente figura umana e letteraria ma anche ai luoghi che hanno fatto da sfondo alle vicende della sua vita tra le quali è doveroso annoverare Osimo, Filottrano, Castelfidardo, i Musei Civici Bonaccorsi di Macerata ed ovviamente la casa che ha visto i suoi natali. È ovvio e doveroso sottolineare che tutti i luoghi fino ad ora menzionati sono visitabili ed accessibili al pubblico.
Lo stesso pubblico che a fine Giugno 2014 presso la città di Pesaro, ha potuto assistere al primo ciak del nuovo film di Marco Pontecorvo, intitolato “Tempo instabile con probabili schiarite”, il cui cast disseminato di nomi illustri del cinema nostrano, vanta anche la presenza della stella di Hollywood John Turturro.