Croccanti, dorate, profumate di erbe e lago: le frittelle di persico marchigiane raccontano un pezzo d’identità della regione. Questo antipasto semplice ma elegante nasce dalle acque limpide del Lago di Fiastra e del Lago di Cingoli, dove il pesce persico è protagonista di una cucina genuina che unisce tradizione contadina e creatività di lago. La loro magia sta nella pastella leggera che avvolge il pesce fresco, trasformandolo in una nuvola dorata da gustare calda, magari con vista sui Monti Sibillini.
Nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, tra borghi silenziosi e sentieri panoramici, queste frittelle rappresentano un’autentica esperienza sensoriale: un piatto che profuma di casa e racconta la convivialità marchigiana. Perfette per un aperitivo o un pranzo all’aperto, le frittelle di persico uniscono gusto, paesaggio e memoria locale in un solo morso.
Le frittelle di persico affondano le radici in un territorio che vive in simbiosi con l’acqua. Nelle Marche, tra le province di Macerata e Ancona, la presenza di laghi e bacini artificiali ha favorito nei secoli la pesca di specie d’acqua dolce come il persico reale (Perca fluviatilis).
Già nei ricettari familiari dell’Ottocento si trovano varianti simili di “pesce in pastella”, segno di un sapere tramandato di generazione in generazione. La tradizione si è poi consolidata nelle osterie rurali e nei chioschi di lago, dove il pescato del giorno veniva immerso in una pastella leggera di farina e vino bianco, poi fritto in olio profondo fino a ottenere una crosta dorata e asciutta.
La semplicità di questo piatto ne ha decretato il successo: pochi ingredienti, ma di qualità, e una tecnica di frittura perfetta. Oggi, in località come Fiastra, Cingoli e Lago di Gerosa, le frittelle di persico sono protagoniste di degustazioni e menu tipici proposti da agriturismi e trattorie di lago.
Visitando il Lago di Fiastra scoprirai un ambiente incastonato tra boschi e pareti di roccia, punto di partenza per le famose Lame Rosse, spettacolare canyon naturale delle Marche. Poco più a nord, il Lago di Cingoli, noto come “il balcone delle Marche”, offre viste panoramiche e percorsi ideali per trekking, kayak e picnic.
Le frittelle di persico rappresentano così la connessione perfetta tra paesaggio e cucina locale, esprimendo una filosofia di vita marchigiana: semplicità, equilibrio e rispetto per la natura.
Come in ogni tradizione, la ricetta autentica delle frittelle di persico varia da valle a valle, ma conserva un nucleo comune fatto di equilibrio tra leggerezza e gusto.
Ingredienti per 4 persone:
Preparazione passo dopo passo:
Per un tocco moderno, prova la pastella alla birra chiara o aggiungi una parte di farina di mais per un effetto rustico e croccante.
Abbina il piatto a un calice di Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC o, per un contrasto più aromatico, alla Vernaccia di Serrapetrona DOCG secca.
Ogni morso racchiude la storia delle Marche: la purezza dei laghi, la manualità contadina, la passione per i sapori autentici.
Assaggiare le frittelle di persico nei luoghi d’origine è un’esperienza che va oltre la cucina: è un viaggio tra paesaggi, borghi e tradizioni che definiscono l’anima marchigiana.
A completare l’esperienza, esplora i borghi circostanti: Sarnano, San Ginesio, Cingoli, tutti inseriti tra i “Borghi più belli d’Italia”.
Lungo il percorso puoi fermarti in aziende agricole e frantoi locali per scoprire prodotti DOP e IGP, come l’olio extravergine dei Colli di Jesi o il formaggio pecorino dei Sibillini.
Le frittelle di persico, gustate sul lago con un bicchiere di vino e il profumo del bosco, diventano così un simbolo del buon vivere marchigiano, dove natura e cucina si fondono in un’esperienza senza tempo.