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Le grotte di Osimo

Le grotte di Osimo

La città sotterranea

Le grotte hanno sempre suscitato un certo fascino perché ciò che sta sopra o sotto la superficie su cui camminiamo, ha sempre alimentato la nostra fantasia. Così, mentre immaginiamo chissà quali mondi nascosti, ci preoccupiamo anche di conoscerli scientificamente questi luoghi. Oggi i tanti appassionati di speleologia hanno dato vita ad un nuovo modello di viaggio, il cosiddetto turismo speleologico, vera e propria risorsa per moltissime regioni d’Italia, tra cui annoveriamo le Marche. In particolare oggi ci occupiamo delle grotte di Osimo, scrigno di rara bellezza naturale. Osimo si trova in provincia di Ancona, in un territorio collinare, a poca distanza dal fiume Musone e dalla costa adriatica. Una città dal clima mediterraneo e continentale, di origini antiche tanto che i ritrovamenti archeologici ne fanno risalire i primi insediamenti al Paleolitico superiore. Le grotte di Osimo, formano una geometria sotterranea che conta ben 88 grotte per una superficie ipogea di circa 9000 metri con nicchie disposte simmetricamente una di fronte all’altra. Un labirinto di cunicoli e percorsi sotterranei, camminamenti, passaggi e pozzi, insomma, una vera e propria città sotterranea. La singolarità è che queste grotte collegano tra loro diversi palazzi e precisamente Palazzo Campana, Palazzo Riccioni, Palazzo Simonetti e Palazzo Gallo, edifici nobiliari, imponenti e maestosi che rappresentano il fiore all’occhiello della bellissima Osimo. 

Visitare le grotte

In corrispondenza della Chiesa di San Francesco, nota per la salma di S. Giuseppe da Copertino conservata dal 1771, troviamo le Grotte del Cantinone, un cunicolo scavato nella roccia arenaria, lungo le cui pareti è possibile ammirare dei simboli religiosi e un ciclo di bassorilievi raffiguranti S. Francesco, posto su una colonna con delle celle intorno dove si presume si riunissero i frati per la meditazione e la preghiera. È possibile ammirare anche una figura a grandezza d’uomo che rappresenta S. Francesco che riceve le stigmate. L’ingresso alle Grotte del Cantinone è da una scalinata su Via Fonta Magna. Siamo nel centro della città, zona molto ricca di storia e cultura. La Fonta Magna, infatti, è una costruzione di gran pregio archeologico, di cui esiste documentazione certa. Viene citata da Procopio di Cesarea nel De Bello Gotico: oggi possiamo ammirare alcuni resti di quello che probabilmente era un ninfeo databile tra il I secolo a.C. e il II d.C. Il costo del biglietto è di 5 €, ma sono previste riduzioni per bambini dai 6 ai dodici anni e per gli over 65. L’ingresso è gratuito per bambini al di sotto di 6 anni e per disabili con accompagnatore. Le visite si tengono dal martedì alla domenica di mattina alle 10.30 e 11.30 e di pomeriggio alle 16.15, 17.15 e 18.15. Da visitare sono anche le Grotte di Piazza Dante, così definite perché vi si accede proprio dalla piazza omonima, per la precisione dalle cantine di Palazzo Gallo. Anche qui possiamo apprezzare simboli allegorici e rappresentazioni simboliche molto particolari che testimoniano quella sensazione di mistero che da sempre caratterizza queste grotte, così antiche da risalire all’antica civiltà dei Piceni. Il costo del biglietto è lo stesso, ma cambiano gli orari di visita, dal martedì al venerdì. Le visite guidate sono disponibili al sabato (11.15 – 12.15 – 17.00 – 18.00) e la domenica mattina (11.15 – 12.15). E infine da non perdere anche le Grotte Simonetti che, sebbene di proprietà privata, vengono aperte al pubblico in diverse occasioni. Vi si accede da palazzo Simonetti, in via Saffi. Queste grotte hanno due caratteristiche principali: la prima è la presenza dei misteriosi simboli risalenti all’Ordine dei Templari, mentre la seconda è la mancanza di una naturale illuminazione che ha reso obbligatoria la disposizione di lumini a cera lungo il cammino. Nel corridoio principale si trova un’incisione molto suggestiva, ovvero una lunga croce che per le sue caratteristiche farebbe pensare a una correlazione con l’ordine dei Cavalieri Gerosolimitani. E questo, dunque, la dice lunga, sul mistero che ancora avvolge le grotte di Osimo. Come detto, le grotte sono di proprietà privata e pertanto per prenotare una visita è bene informarsi presso l’Ufficio turistico di Osimo (numero verde: 800 228 800) Per visitare le grotte è preferibile indossare un abbigliamento comodo e delle scarpe basse. La temperatura è costantemente di tredici gradi, quindi conviene portare un maglioncino o una giacca leggera. Come arrivare a Osimo. Per chi arriva in auto: dall’autostrada A14, si esce a Osimo–Ancona Sud e si prosegue per la SS 16. Punto di accesso in città è il Maxiparcheggio – stazione dei bus. Da qui un impianto di risalita porta direttamente in centro. Per chi viene in bus: le autolinee Conero Bus assicurano corse da Ancona e città limitrofe. Per chi viene in treno: la stazione ferroviaria di Ancona è collegata con diverse corse di bus al centro di Osimo. Scendendo invece alla stazione di Osimo–Castelfidardo, si prosegue utilizzando la linea N della compagnia Conero Bus. 

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