Nel cuore delle Marche, tra le colline della provincia di Fermo, si trova Montappone, un piccolo borgo di poco più di 1.500 abitanti che da secoli custodisce un’arte unica: quella del cappello di paglia. Qui, in un paesaggio che alterna i profili morbidi dei Monti Sibillini e la luce dell’Adriatico, la tradizione artigiana è diventata identità collettiva. Visitare Montappone significa entrare in un laboratorio a cielo aperto dove la manualità contadina incontra la creatività contemporanea. Le famiglie locali raccolgono ancora oggi la paglia di grano, la intrecciano a mano e la trasformano in cappelli che sfilano nelle passerelle di moda italiane e internazionali. Questo borgo è l’esempio perfetto di come l’artigianato possa farsi racconto, turismo e sostenibilità: un luogo dove ogni cappello nasce da un gesto antico e diventa simbolo di stile Made in Marche.
Capire Montappone significa capire il suo processo produttivo, una filiera artigianale che parte dalla terra e arriva al design. Dopo la mietitura del grano, gli artigiani selezionano gli steli più lunghi e flessibili, li ammorbidiscono con acqua e li intrecciano in trecce sottili che serviranno a costruire la cupola e la falda del cappello. È un sapere tramandato di generazione in generazione, dove ogni passaggio è ancora in gran parte manuale. Nel borgo si trovano botteghe e atelier che conservano antichi strumenti, forme in legno e macchine per cucire le trecce a spirale.
Il Museo del Cappello di Montappone, ospitato in Piazza Roma 5, racconta questo percorso “dalla spiga al cappello” attraverso fotografie d’epoca, attrezzi originali e una sorprendente collezione di copricapi storici. Tra i pezzi più iconici spicca l’ultimo cappello indossato da Federico Fellini, donato dalla famiglia del regista: un simbolo di come il borgo abbia saputo dialogare anche con la cultura italiana.
L’allestimento, completamente rinnovato, accompagna il visitatore in un viaggio sensoriale fatto di materiali, suoni e racconti.
Oltre al museo, Montappone è parte di un distretto produttivo che comprende altri centri come Massa Fermana, Falerone e Monte Vidon Corrado. In questa rete si producono cappelli in paglia, feltro, lana e pelle, destinati ai mercati internazionali. Secondo la Regione Marche, circa l’80% della produzione italiana di cappelli proviene da quest’area, un record che fa delle Marche la vera patria della cappelleria europea.
La visita a Montappone diventa così esperienza diretta di un artigianato sostenibile, dove nulla si spreca e ogni cappello racconta la storia della sua materia prima. Qui l’artigiano non è solo produttore, ma narratore di un mestiere che lega comunità e paesaggio, economia e cultura.
Passeggiare per Montappone significa scoprire un borgo autentico, fatto di vicoli medievali, portali in cotto e scorci che si aprono sulla Valle del Tenna. Ogni angolo parla di un passato agricolo e manifatturiero: il cappello di paglia non è un souvenir ma un emblema identitario. Nei negozi e nelle botteghe si respira un’atmosfera di genuinità, con artigiani pronti a mostrare come si modella un cappello a mano.
Tra luglio e agosto il borgo si anima con la Festa del Cappello di Paglia e dell’Arte della Paglia e del Cappello, manifestazione che trasforma le stradine in un vero laboratorio all’aperto. Le intrecciatrici mostrano le tecniche tradizionali, i cappellai espongono creazioni fuori misura, sfilano cappelli d’artista e gruppi musicali animano la piazza. L’evento, promosso dal Comune di Montappone, celebra la creatività e la storia del distretto.
Durante tutto l’anno è possibile partecipare a laboratori esperienziali organizzati da artigiani locali, che permettono di assistere alle fasi della lavorazione: intreccio, cucitura e rifinitura. Chi desidera può anche creare il proprio cappello personalizzato scegliendo fascia, colore e taglia.
Per completare la visita, non mancano itinerari naturalistici come il vulcanello di fango “Lu Vullicaru”, raggiungibile con un breve sentiero, e i panorami che si aprono verso i Sibillini e l’Adriatico. Montappone diventa così una tappa perfetta in un viaggio slow tra artigianato e natura, ideale per famiglie, fotografi e viaggiatori curiosi.
Portare a casa un cappello di Montappone significa acquistare un oggetto bello e utile, ma anche sostenere un’economia locale fatta di mani e storie. Ogni pezzo è unico, realizzato con materiali naturali e lavorazioni a basso impatto ambientale. La filiera corta e la valorizzazione del grano locale rendono il cappello un vero esempio di design sostenibile.
Le botteghe del borgo, spesso a conduzione familiare, offrono modelli in paglia, feltro o lana rifiniti con grande cura. I cappellai marchigiani collaborano con marchi internazionali di moda, ma continuano a produrre anche linee artigianali accessibili, mantenendo vivo il legame con la tradizione.
La visita al Museo e alle botteghe si trasforma così in un’esperienza educativa e culturale: si comprende come un piccolo borgo abbia saputo coniugare innovazione e memoria, trasformando un’antica attività contadina in un patrimonio economico e simbolico.
Montappone è una delle mete imperdibili per chi ama i borghi autentici e le esperienze legate al “turismo del fare”. Qui il cappello diventa linguaggio universale: rappresenta identità, creatività e rispetto per la materia prima.
Scegliere Montappone non è solo un viaggio: è un modo di indossare le Marche, con eleganza e consapevolezza.