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Osimo: 5 posti da visitare

Osimo: 5 posti da visitare

I Senza Testa

Durante una vacanza nella Riviera del Conero, se desiderate una giornata all'insegna della cultura, un'immersione nell'affascinante passato, vi consigliamo di visitare Osimo, un comune medio-grande in provincia di Ancona. Con una posizione invidiabile, da un lato gli Appennini e dall’altro il mare Adriatico, terreno fertile e clima mite, Osimo si caratterizza per la cospicua presenza di storia e leggende, come, ad esempio, quelle che ruotano attorno al soprannome dato agli abitanti: i Senza Testa. Il nome deriverebbe dalle statue romane presenti nel Palazzo Comunale. Tra le varie possibili spiegazioni della loro acefalia, la più accreditata ritiene che esse siano state decapitate durante l’assedio del ‘400. Altre ricerche, invece, sostengono che non furono mai scolpite. 

I 5 posti da vedere

Proprio dal Palazzo Comunale desideriamo partire nel nostro elenco sulle 5 cose da fare per chi è in vista ad Osimo perché, in queste stanze affascinanti, è di notevole interesse anche il Lapidarium, una raccolta di statue, epigrafi, bassorilievi ed elementi architettonici delle epoche romana, medievale e rinascimentale. All'interno dell'atrio sono inoltre conservati pezzi d'artiglieria, tra cui spiccano una bombarda quattrocentesca e un carro militare della prima guerra mondiale. All'esterno presenta una facciata in cotto rosso e pietra, è formato da tre corpi, edificati in periodi diversi, ed è affiancato dalla torre civica, costruita intorno al 1200. Il Duomo di Osimo, che svetta sovrano al centro della cittadina, è intitolato a San Leopardo, il primo vescovo del borgo. Il suo stile gotico-romanico, pulito, elegante ed essenziale nelle linee, si intravede già dalla piazza, anche se la muratura qui presente è solo la fiancata laterale, e non la facciata principale che, stranamente, è stata posta in direzione di un cortile adiacente. Entrando all’interno della Cattedrale ciò che catturerà il vostro sguardo sarà il crocifisso di legno che ha la particolarità di essere composto da 3 e non da 4 chiodi, come simbolo di resurrezione e non di morte. Vi è una leggenda secondo cui, nel 1796 il Cristo avrebbe mosso le labbra e aperto gli occhi. Meritano poi una visita le cripte sotterranee dove sono presenti, tra le altre, le spoglie di San Leopardo. Un luogo di assoluto silenzio e di profonda preghiera. Rimaniamo ancora nell’ambito della religiosità, ma spostiamoci di qualche decina di metri, verso la Basilica di San Giuseppe da Copertino, dove sono custodite altre spoglie, quelle del patrono locale, già protettore degli studenti. L’edificio, costruito quando San Francesco passò in città, nel 1220, venne inizialmente dedicato a lui, per poi cambiare destinazione. Questa trasformazione fu anche interna, creando un contesto piuttosto suggestivo dato dal contrasto tra la facciata austera e lineare, in pieno stile romanico, e la maestosità che si può ammirare lungo i corridoi della Basilica, dove spiccano la cripta e gli ambienti, oggi adibiti a museo, in cui San Giuseppe trascorse gli ultimi anni della sua vita. Quando manca poco al tramonto, è tempo di fare una visita ai giardini di Piazza Nuova, dai quali, grazie al balcone panoramico, è possibile ammirare una vista mozzafiato, che si espande dai Sibillini alla Riviera del Conero. ù Grazie a ciottolati, aiuole in fiore, panchine e spazi per i giochi dei bambini, essi si rivelano ideali per un momento di spensieratezza insieme alla famiglia. E’ quasi sera, è arrivato il momento di visitare una delle meraviglie di Osimo, le Grotte del Cantinone. La città, infatti, possiede nel sottosuolo una serie di gallerie e di passaggi chilometrici scavati nella roccia. Costruite in epoca medievale, sono state un ottimo rifugio, in anni più recenti, durante gli attacchi effettuati in città nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Per accedervi è necessario passare per il Mercato Coperto e il Convento di San Francesco: qui, una scalinata decisamente ripida vi permetterà di arrivare all’imbocco dei vari cunicoli, illuminati grazie ad un impianto costruito ad hoc per consentire la visita a questi luoghi davvero suggestivi. Le pareti sembrano molto fragili e questa sensazione è per lo più dovuta al fatto che la temperatura qui, sia d’estate che d’inverno, si aggira attorno ai 10 gradi. Questi lunghi serpentoni sotto la cittadina ospitano celle per preghiera, incisioni di tipo religioso e numerose porta torce.Per evitare di perdersi all’interno di questo vero e proprio reticolato erano stati scalfiti nella pietra simboli specifici, legati soprattutto ai palazzi sovrastanti, come punto di riferimento per la localizzazione.

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