Campofilone, piccolo borgo medievale in provincia di Fermo, torna a essere protagonista dell’estate marchigiana con la 62ª Sagra Nazionale dei Maccheroncini di Campofilone IGP, in programma dall’8 all’11 agosto 2025. Questo evento rappresenta una delle manifestazioni culinarie più autentiche e longeve d’Italia, capace di unire tradizione, cultura e convivialità. Passeggiare tra le vie lastricate del centro storico, assaporare i profumi che si diffondono dai pentoloni di sugo e ammirare le mani sapienti delle massaie che tirano la sfoglia sottile come capelli d’angelo è un’esperienza che va oltre il semplice assaggio. La sagra non è solo un appuntamento gastronomico, ma un vero e proprio viaggio nella storia e nell’identità di un territorio che ha saputo custodire gelosamente il segreto dei suoi maccheroncini. Riconosciuti come Indicazione Geografica Protetta (IGP), i Maccheroncini di Campofilone rappresentano oggi un simbolo di eccellenza del made in Italy nel mondo (Wikipedia)
La sagra nacque negli anni Sessanta per valorizzare un prodotto che già allora godeva di grande notorietà nelle Marche, ma che con il tempo si è affermato come ambasciatore della cucina marchigiana a livello nazionale ed europeo. Ogni edizione richiama migliaia di visitatori, curiosi di scoprire i segreti di una pasta che ha reso celebre questo piccolo borgo. Nel 2025 si celebrerà la 62ª edizione, confermando un legame indissolubile tra il paese e la sua tradizione più preziosa.
Durante i quattro giorni della festa, le vie del centro storico si trasformano in un grande ristorante a cielo aperto. Quattro stand gastronomici, gestiti da aziende storiche e produttori locali, offrono i maccheroncini preparati secondo i metodi artigianali tramandati da generazioni. Tra i più noti figurano Spinosi, con la sua postazione in Piazza Umberto I, Maroni e Marilungo presso l’Orto Abbaziale, Dieci Ove accanto alla Chiesa di San Patrizio e Antica Pasta in Largo Scuole. Qui i visitatori possono scegliere diverse varianti di condimento, ma il più tradizionale resta quello con sugo di carne mista, cotto lentamente per ore e insaporito con ricette segrete custodite dalle massaie.
La particolarità dei maccheroncini non si limita agli ingredienti semplici — solo farina e uova fresche — ma risiede nella lavorazione: una sfoglia sottilissima, quasi trasparente, tagliata a mano con precisione millimetrica. La pasta cuoce in pochi secondi e viene amalgamata al sugo non nella classica padella, bensì su lunghi tavoloni di legno, una tecnica che conferisce al piatto un gusto unico.
Oltre al lato culinario, la sagra è arricchita da spettacoli musicali, concerti serali e intrattenimento per famiglie. Ogni sera, a partire dalle 22:00, piazze e vicoli si animano con performance live, contribuendo a creare un’atmosfera di festa che unisce abitanti e turisti. La manifestazione è organizzata dalla Pro Loco di Campofilone, in collaborazione con istituzioni e associazioni locali.
Il successo della sagra è dovuto anche alla capacità di Campofilone di valorizzare il proprio prodotto di punta mantenendo standard qualitativi elevati e rispettando il disciplinare IGP, che definisce con precisione ingredienti, lavorazione e modalità di conservazione. Un equilibrio perfetto tra innovazione e tradizione che ha permesso ai Maccheroncini di Campofilone di conquistare mercati internazionali, pur restando profondamente radicati al territorio di origine.
Partecipare alla Sagra dei Maccheroncini di Campofilone significa immergersi non solo nel gusto, ma anche nella vita e nell’atmosfera di un borgo che conserva intatte le sue radici. Per organizzare al meglio la visita, è consigliabile arrivare nelle ore serali, quando l’aria si rinfresca e il borgo si illumina di luci suggestive. I parcheggi principali si trovano in prossimità del cimitero, all’ingresso del paese, ma ulteriori aree sono segnalate dagli steward che accolgono i visitatori.
Un piatto di maccheroncini ha un prezzo accessibile e garantisce una porzione abbondante, capace di saziare anche i palati più esigenti. La qualità del prodotto è garantita dall’uso di materie prime locali e da una preparazione fedele alla tradizione. Non è raro che i visitatori decidano di assaggiare più di una variante, passando da uno stand all’altro per cogliere le diverse interpretazioni dello stesso piatto.
Oltre alla sagra, Campofilone offre la possibilità di scoprire un territorio ricco di fascino. Il borgo, affacciato sul mare Adriatico, conserva mura medievali, chiese storiche e scorci pittoreschi che meritano una passeggiata. A pochi chilometri si trovano località balneari come Porto San Giorgio e Pedaso, ideali per una giornata al mare prima di concludere la serata tra i sapori della sagra. Per chi ama l’entroterra, invece, la posizione di Campofilone è strategica per esplorare i borghi del fermano e le colline marchigiane. Un itinerario consigliato prevede la visita a Fermo, con la sua splendida piazza del Popolo e le Cisterne Romane, oppure una tappa a Moresco, inserito tra i Borghi più belli d’Italia.
La sagra diventa così occasione per unire gastronomia, cultura e turismo lento, valorizzando un territorio che sa accogliere e sorprendere. Chi partecipa all’evento non porta a casa solo il ricordo di un piatto unico, ma l’esperienza di un’intera comunità che, ogni anno, rinnova con orgoglio la propria tradizione.