Immagina di camminare nel cuore dell’Appennino marchigiano mentre il sole tramonta dietro le creste e il cielo si riempie di stelle. È qui che nasce Sibillini by Night, un’esperienza di trekking notturno guidato nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, tra Marche e Umbria, pensata per chi ama la natura autentica, l’avventura e il fascino dell’astronomia. L’itinerario si svolge lungo tratti del Grande Anello dei Sibillini (GAS), percorso escursionistico di 124 km che abbraccia l’intera dorsale del Parco. Durante la notte, le luci artificiali scompaiono e restano solo il vento degli altipiani, il profilo del Monte Vettore e il silenzio dell’Appennino. Un cammino lento, sensoriale, dove il passo segue il ritmo delle stelle e ogni sosta diventa un invito a guardare più in alto.
L’esperienza Sibillini by Night si inserisce in uno dei contesti naturalistici più suggestivi d’Italia: il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, un’area protetta di oltre 70 000 ettari tra boschi di faggio, altipiani erbosi e cime oltre i 2 000 metri. Il Grande Anello dei Sibillini (GAS) è un itinerario segnato, suddiviso in nove tappe giornaliere, che unisce borghi storici come Visso, Castelsantangelo sul Nera, Arquata del Tronto e Norcia. Di notte, alcuni tratti diventano un palcoscenico astronomico: si cammina alla luce delle lampade frontali, si osserva la Via Lattea e si riconoscono le costellazioni grazie a guide ambientali escursionistiche AIGAE.
Le uscite serali partono spesso da Castelluccio di Norcia, a 1 452 m, e attraversano i Piani di Castelluccio – Pian Grande, Pian Piccolo e Pian Perduto – spazi sconfinati che sembrano steppe alpine.
La Strada Imperiale è uno dei tratti più amati: un’antica via panoramica da cui si ammirano le valli illuminate dalla luna. Durante le pause, le guide raccontano le Perseidi, le stelle cadenti e i segreti dell’orientamento notturno. È un turismo lento, che riscopre il piacere di muoversi nel buio e di ascoltare i suoni del paesaggio: il frinire dei grilli, il soffio del vento, il richiamo lontano di un rapace notturno.
Fare trekking qui significa anche sostenere la rinascita dei paesi colpiti dal sisma del 2016, contribuendo a un’economia sostenibile e diffusa. Ogni passo diventa un gesto di rispetto verso un territorio che, pur ferito, continua a raccontare la propria identità montana. Per informazioni aggiornate su percorsi e rifugi, è possibile consultare il portale ufficiale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Una delle esperienze più emozionanti di Sibillini by Night è il bivacco in quota, che permette di dormire nei pressi dei Piani di Castelluccio o lungo il GAS. Tuttavia, nel Parco il campeggio libero è limitato per tutelare l’ecosistema fragile degli altipiani carsici. È consentito solo il bivacco temporaneo, dalle ore serali all’alba, con finalità educative o naturalistiche e sempre in presenza di guide autorizzate. Accendere fuochi è vietato e ogni escursionista deve adottare la filosofia “zero tracce”: tutto ciò che si porta, si riporta a valle.
Dormire in tenda tra le montagne significa condividere il territorio con la fauna selvatica: cervi, caprioli, volpi, rapaci notturni e il raro camoscio appenninico, simbolo della rinascita del Parco. Le guide raccomandano di mantenere silenzio e luci ridotte, per non disturbare gli animali e godere di un’osservazione autentica.
Chi partecipa a queste escursioni deve essere ben equipaggiato: sacco a pelo caldo, materassino isolante, lampada frontale, berretto e thermos con bevanda calda. Anche in agosto la temperatura notturna può scendere sotto i 10 °C. Le guide forniscono sempre una lista dettagliata del materiale obbligatorio.
Ciò che rende unica la notte nei Sibillini è il cielo buio e terso, considerato uno dei migliori del Centro Italia per l’osservazione astronomica. Le costellazioni appaiono nitide e la Via Lattea sembra una cupola luminosa sopra le vette. È un’esperienza che unisce avventura, contemplazione e consapevolezza ecologica.
I Monti Sibillini custodiscono una delle leggende più affascinanti d’Europa: quella della Sibilla Appenninica, maga e regina che, secondo la tradizione, abitava una grotta sul monte omonimo. Si racconta che di notte, insieme alle sue fate, emergesse per danzare tra i prati illuminati dalla luna, portando agli uomini conoscenze di musica, medicina e astronomia. Camminare di notte nei Sibillini significa entrare in questo racconto millenario, dove il confine tra realtà e mito si dissolve tra le stelle.
L’astroturismo è oggi una delle forme di viaggio sostenibile più in crescita. Nei Sibillini trova terreno ideale grazie al basso inquinamento luminoso e alla rete di guide naturalistiche specializzate. Ogni estate vengono organizzate uscite dedicate alle Perseidi di San Lorenzo, corsi di astrofotografia e incontri divulgativi curati da associazioni come l’Osservatorio Astronomico di Castel San Pietro e gruppi locali di astrofili. Partecipare a un trekking stellato non richiede competenze tecniche particolari, ma solo voglia di camminare e curiosità.
Chi sceglie Sibillini by Night non vive solo un’escursione, ma una connessione profonda con il paesaggio: ogni passo è un contatto con la terra, ogni sosta un incontro con la volta celeste. Al termine della notte, quando le prime luci dell’alba accendono il profilo del Monte Vettore, resta la sensazione di aver attraversato qualcosa di raro — un viaggio nella natura, nel mito e dentro se stessi.