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Sponsalia: rievocazione storica ad Acquaviva Picena

Sponsalia: rievocazione storica ad Acquaviva Picena

La storia di Sponsalia

Se avete programmato di trascorrere le vostre vacanze in uno dei villaggi delle Marche, magari sulla costa più a sud, nel Piceno e magari il periodo scelto comprende la prima settimana di agosto, vi consigliamo di recarvi ad Acquaviva Picena, un piccolo comune in dell'entroterra, dove si organizza da oltre 20 anni l'evento Sponsalia, una rievocazione storica, un omaggio all'amore, che attrae non solo i cittadini delle Marche ma anche numerosi turisti provenienti dalle regioni italiane limitrofe. La manifestazione in costumi d'epoca ricorda le lussuose nozze che si tennero nel 1234 tra Forasteria, figlia di Rinaldo degli Acquaviva, e Rainaldo, figlio dei Brunforte. Questo matrimonio fu un ottimo investimento per la famiglia degli Acquaviva in quanto costituì lo strumento col quale avrebbero avuto modo di rafforzare la loro presenza sul territorio del Piceno. Le nozze furono accolte con entusiasmo anche dal borgo di Acquaviva Picena, il quale stava attraversando un periodo prospero e si stava impegnando per incrementare la presenza turistica nel paese. Dall'unione dei due sposi nacquero ben sette figli sani, destinati ad un futuro roseo. Ogni anno, dal 1988, l'associazione "Palio del Duca" rievoca queste nozze nel comune di Acquaviva Picena esattamente ogni primo venerdì di agosto, il giovedì antecedente e la domenica successiva, con celebrazioni, sfide, giochi, balli medievali, canti, spettacoli e un sontuoso banchetto nuziale. Tutto ciò rivissuto tra le mura dell'imponente Rocca di Acquaviva, vale a dire la maestosa Fortezza del periodo del Medioevo e completata solo nel XII secolo. Caratterizzata da un torrione pentagono scarpato, un mastio cilindrico e una porta gotica risalente al XV secolo, oggi è una tra le più importanti fortezze delle Marche e d'Italia, tanto da essere stata dichiarata monumento nazionale dal 1902.  Una storia nella storia che ha portato alla creazione di costumi d'epoca, realizzati con modelli e tessuti ispirati al periodo medievale, e all'organizzazione di due rioni, che si contendono il Palio, e dove avvengono i giochi storici: il Rione Civetta, nella zona est, che si distingue per la scultura rappresentante una civetta sul fortezzino, e il Rione Aquila, nella zona ovest, per via dello stemma fermano sul mastio della Rocca di Acquaviva. 

Lo spettacolo della rievocazione

L'evento storico si articola in varie tappe. Il giovedì si assiste alla sfilata del corteggio in costume a cui seguono la benedizione del drappo e il fidanzamento (o impalmazione) con la presentazione delle doti. Il venerdì vede un nuovo corteggio in Piazza del Forte, con la celebrazione del matrimonio tra Forasteria e Rainaldo e il Palio con le sfide tra i due rioni. Infine si commemora, all'interno della Fortezza, il vero e proprio sontuoso banchetto nuziale, con cucina tipica del Medioevo, e il finale incendio della Fortezza. Il Palio prevede diverse dispute. Si inizia con la "Corsa delle Pajarole", gioco in cui si sfidano due coppie di atleti che devono trasportare il grano con la "sessola", la pala in legno, e la "pajarola", il tipico cesto in paglia intrecciata. Seguono la "Corsa con i sacchi", dove quattro giovani ragazzi per ogni rione saltano su un percorso tracciato; il "Taglio del tronco", la sfida in cui una coppia di atleti deve segare il tronco di un albero nel minor tempo possibile con il “segone” (tipico attrezzo dei boscaioli); il "Tiro alla fune" con la spettacolare e ingegnosa "Ruota del Duca", gara in cui vince chi, tra le due squadre sfidanti formate da cinque atleti, avrà fatto girare la ruota fino a far accendere la miccia su entrambe le estremità. Alla fine delle gare viene donato al rione vincitore un drappo dipinto da un artista, segno di forza fisica e prestigio. Ma il momento di maggior attrazione è sicuramente la domenica, quando all'interno della Fortezza vengono accesi i bracieri per la preparazione della cena nuziale. Pagando un biglietto, è possibile parteciparvi. Le tavolate dei commensali sono poste circolarmente, mentre i protagonisti delle nozze, sposi e genitori, sono collocati in un punto rialzato. Nulla è lasciato al caso e lo si può notare nei dettagli come la presenza dell'assaggiatore di corte e il fatto che all'ingresso vi sono delle fanciulle con brocche di acqua e petali di rose e asciugamani per lavarsi le mani prima di sedersi a tavola. Tra una portata e l'altra, servite su stoviglie che richiamano il vasellame medievale, si assistono a piccoli spettacoli ad opera di ballerini, musici, mangiafuoco e artisti di vario genere che interpretano figure caratteristiche dell'epoca. La cena si conclude con lo spettacolare incendio della Fortezza: grazie ad un sistema di fuochi d'artificio si avrà davvero l'impressione di veder bruciare l'imponente complesso. Ogni anno, l'intera manifestazione riscuote un enorme successo, dando a chiunque la possibilità di far conoscere e degustare le tipiche specialità medievali. 

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