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La Turba, manifestazione sacra a Cantiano

La Turba, manifestazione sacra a Cantiano

La storia

Cantiano è un piccolo borgo di poco più di 2.000 abitanti, nella provincia di Pesaro e Urbino, quasi a confine con l’Umbria. Seppur piccolo, esso sorprende i suoi visitatori per le sue risorse, forse poco note ma che meritano di essere assolutamente conosciute insieme a tutto un territorio circostante che si offre al turista desideroso di conoscere tradizioni, riti locali, folklore e feste religiose.  E proprio qui a Cantiano si celebra ogni anno, in occasione della Pasqua, un rito antichissimo particolarmente sentito, esperienza religiosa ma al tempo stesso occasione e opportunità di turismo e valorizzazione delle tipicità locali. Stiamo parlando della manifestazione denominata La Turba, tradizionale rappresentazione del Venerdì Santo. Le radici risalgono probabilmente al XIII secolo, quando il popolo, genti umili e indigenti, scendeva in strada ed esprimeva il proprio malcontento sulle continue lotte tra Guelfi e Ghibellini, battendosi e flagellandosi, chiedendo il perdono e la pace. La turba si configurava quindi come un movimento espiatorio, che giunse anche a Cantiano, dove nacque la Compagnia dei Battuti. Divenuta in seguito la Compagnia del Buon Gesù, essa si prefiggeva il compito di tramandare devozione e senso del sacrificio, rifacendosi al più alto esempio in tal senso, vale a dire la Passione di Cristo. Col tempo, la processione ha assunto caratteri teatrali. Da allora il rito è arrivato ai giorni nostri sopravvivendo autentico alle contaminazioni con altre culture. In una suggestiva rievocazione storica, la processione dei personaggi in costume e la riuscita combinazione tra ricostruzioni scenografiche, elementi architettonici e caratteristiche orografiche, rendono il paese un grande palco all'aperto. Nel periodo bellico, intorno al 1940 furono apportate innovazioni nella rappresentazione, nella scenografia e nei costumi. Nel 1960, a esempio, i costumi per i soldati romani furono fatti arrivare da Cinecittà: in questi anni fu dunque potenziato l’effetto scenografico e ciò ha determinato un sempre crescente interesse tanto che oggi la Turba gode anche del riconoscimento da parte del Ministero dei Beni culturali e della Pontificia Commissione per i beni culturali della Chiesa.

Programma 2017

Appuntamento emozionante il venerdì santo a Cantiano: si partirà alle ore 5,30 con la tradizionale visita delle sette chiese, tra canti e preghiere. Alle ore 15:30 nella Chiesa Collegiata di San Giovanni Battista avrà inizio il momento più topico con la processione della Passione. Si sale nella Chiesa di S. Ubaldo per ammirare il crocifisso ligneo e la statua del Cristo morto. Alle ore 20 si potrà assistere ai commoventi canti sui sagrati delle chiese della Collegiata, di S. Agostino e di S. Nicolò. Molto scenografica è la presenza dei soldati romani che sfilano per le vie della città e che suonano i tamburi. Alle 20,45 in Piazza Luceoli avrà luogo la rappresentazione della cospirazione e del tradimento di Giuda. Alle 21 si potrà assistere in Parco della Rimembranza all'ultima cena mentre in piazza Luceoli a uno spaccato di vita ebraica molto significativo, quando Gesù celebra la cena pasquale lasciando i suoi ultimi insegnamenti. A seguire in vi sarà la drammatizzazione del processo e della condanna e l’ascesa al Calvario. Piccola chicca su Cantiano: su Piazza Luceoli si affaccia il bellissimo palazzo comunale, in stile rinascimentale ma ricostruito nei primi anni dell’Ottocento e da qui si diparte un dedalo di stradine che testimonia la bellezza di questo borgo medievale.

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