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Cosa vedere a Monterubbiano

Cosa vedere a Monterubbiano

Un borgo tra arte e natura

Molti conoscono Monterubbiano per le sue gustose tagliatelle fritte, ma il piccolo borgo che sorge nell'entroterra fermano è in grado di offrire molto di più. Non a caso, infatti, già dai primi anni del ‘900, esso si è distinto in tutta Italia per essere scelto da numerosi turisti come meta delle loro vacanze estive, grazie alla sua posizione davvero invidiabile poiché collocato in una zona collinare, a circa 500 metri di altitudine, con il mare Adriatico da un lato e le pendici dell’appennino marchigiano dall'altro. Vi è poi la storia antichissima del borgo, che inizia dal Neolitico e che viene narrata dalle nitide testimonianze costituite da numerose chiese, palazzi storici ed elementi immortali come il Teatro Pagani e il Parco di San Rocco, segni tangibili del passato glorioso di questo borgo tutto da scoprire. Non a caso il Touring Club Italiano, dal 2001, ha insignito questa località con il marchio Bandiera Arancione, riconoscimento riconosciuto ai migliori luoghi dell’entroterra nazionale per la qualità turistica e ambientale offerta. Siete curiosi di scoprire tutte le particolarità artistiche, folkloristiche ed enogastronomiche di Monterubbiano? Iniziamo il nostro tour partendo da già citato Parco di San Rocco, caratterizzato da un vastissimo giardino all’italiana, che occupa gran parte delle zone presenti a nord del centro storico e che costituisce soltanto una delle ricchezze del paese. La vista sulla fiorente Vallata dell’Aso, infatti, testimonia come la bellezza delle zone limitrofe impreziosisca ancora di più l’intero patrimonio artistico e culturale presente in questo borgo. Di grande impatto, ad esempio, le testimonianze degli insediamenti piceni presenti all’interno del Museo Civico Archeologico, uno degli edifici che compongono l’importantissimo Polo Culturale di San Francesco, la struttura polivalente al centro di Monterubbiano, realizzata grazie alla riqualificazione di un ex convento francescano costruito nel 1200, la quale comprende anche un auditorium, una sala espositiva, una biblioteca ed un orto botanico. Sempre al centro del paese possiamo trovare il Palazzo Comunale di epoca trecentesca, che custodisce all’interno la Quadreria Comunale, uno spazio mozzafiato in cui sono conservate numerose tele dipinte a olio oltre 500 anni fa, e il Palazzo Calzecchi Onesti che deve il suo nome all’illustre personaggio che visse al suo interno, ovvero il fisico Temistocle Calzecchi Onesti il quale, proprio qui a Monterubbiano nel 1880, inventò il coesore, uno dei fondamentali strumenti utilizzati da Guglielmo Marconi per l’invenzione del telegrafo. Non può mancare, infine, una visita anche allo storico Teatro Vincenzo Pagani, che fu ufficialmente inaugurato nel 1875 e che nel corso degli anni venne interamente ricoperto di dorature al suo interno, in grado di arricchire il già spettacolare rosone realizzato da Gregorio Maranelli.  

Le chiese

La presenza di ben 10 edifici religiosi in un territorio composto da poco più di 2500 abitanti e grande circa 32 chilometri quadrati, ben spiega il legame tra questo splendido borgo e la cristianità. Un rapporto tanto stretto quanto artisticamente spettacolare che tocca il suo apice massimo con la romanica Chiesa di Santa Maria dei Letterati. All’interno è possibile ammirare un organo del Callido, l’Assunzione della Vergine di Vincenzo Pagani, datata 1539, e tre tavolette finemente dipinte sia dal Pagani, pittore monterubbianese i cui lavori si trovano in molte pinacoteche italiane, che da Alessio Donati, della vicina Offida. Meritano una sosta accurata anche la Chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, di epoca duecentesca, che possiede al suo interno uno spettacolare ciclo di affreschi, e la Chiesa di Santa Maria dell’Olmo, ancora più antica, costruita circa 1000 anni fa in pieno stile romanico. Molto particolare, poi, è la Badia dei Santi Flaviano e Biagio, una struttura ormai sconsacrata che è stata trasformata in un’elegante falegnameria a conduzione familiare. Chi desidera completare le visite di carattere religioso, può proseguire con la Chiesa di San Michele Arcangelo, che negli anni ’50 era stata adibita a granaio, la Pievania dei Santi Stefano e Vincenzo, costruita durante l’XI secolo, la Chiesa di Santa Maria dei Monti, unica per la sua semplicità e al contempo per l’austerità delle sue forme, la Chiesa di Sant’Andrea, un edificio di origine templare di cui rimangono le rovine all’interno delle mura di cinta del borgo, e infine la Chiesa di Sant’Agostino, che ospita sul soffitto interno uno straordinario ciclo pittorico murale.  

Le tagliatelle fritte

Oltre alla bellezza storicoartistica, il borgo di Monterubbiano si caratterizza per il forte legame con tradizioni folkloristiche ed enogastronomiche che trovano nella solenne processione del Cristo Morto e nell’annuale rievocazione storica della Sciò la Pica, che ha luogo durante il giorno della Pentecoste, i 2 momenti più importanti in cui poter apprezzare il glorioso passato che ha permeato nel tempo queste zone. Senza poi dimenticare le numerose sagre che prendono vita durante l’anno e che sono in grado di valorizzare al meglio tutta la cucina locale, in particolare le tagliatelle fritte. Nate per caso, hanno davvero fatto la storia di questo piccolo borgo, diventando nel corso del tempo un’assoluta attrattiva per i migliaia di visitatori che ogni anno scelgono Monterubbiano per trascorrere la loro villeggiatura. La ricetta originale, che si tramanda di generazione in generazione, dice che le tagliatelle debbano essere realizzate con un impasto particolare di tagliatelle e besciamella che viene plasmato a forma di polpetta e poi fritto. Per chi volesse provare questo speciale piatto, il momento migliore per visitare il borgo è a metà agosto, quando si tiene la Sagra delle tagliatelle fritte. Quale migliore occasione per unire al gusto e alla bontà dei prodotti locali, un tour culturale per le strade pregne di storia e di arte di Monterubbiano?

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