Tra i borghi medievali delle Marche, Ripatransone custodisce un primato curioso e affascinante: il vicolo più stretto d’Italia. Situato nel cuore del centro storico, nel quartiere di Roflano, questo passaggio misura appena 43 cm all’imbocco e si restringe fino a 32 cm, trasformandosi in una vera sfida per chi ama mettersi alla prova. Ma oltre alla misura record, il vicolo rappresenta l’essenza stessa del borgo: autentico, suggestivo e capace di regalare un ricordo indelebile. Ripatransone, conosciuto anche come “Belvedere del Piceno”, è infatti un intreccio di panorami mozzafiato, tradizioni secolari, cantine storiche e riconoscimenti ufficiali come la Bandiera Arancione del Touring Club e l’inserimento tra i Borghi più Belli d’Italia. Attraversare il vicolo significa quindi immergersi in un viaggio tra cultura, architettura e divertimento, arricchito da un’atmosfera accogliente che rende unica l’esperienza.
Il vicolo più stretto d’Italia non è soltanto una curiosità da fotografare, ma una vera attrazione urbanistica riconosciuta ufficialmente. La sua conformazione risponde infatti a criteri ben precisi: è pavimentato, collegato a due strade, percorribile e dotato di ingresso su fronte strada. Tutti elementi che lo distinguono da semplici fenditure murarie o passaggi casuali. La scoperta risale al 1968, quando il professor Antonio Giannetti, durante una campagna di rilievi, lo individuò e lo misurò con precisione. Da quel momento, il vicolo è diventato un simbolo per il borgo e una tappa immancabile per i visitatori.
Passeggiare nel centro storico di Ripatransone significa immergersi in un dedalo di archi, piazzette e scorci che custodiscono la memoria di secoli di storia. Il quartiere di Roflano, dove si trova il vicolo, è uno dei più suggestivi: mattoni rossi, finestre in ferro battuto e la sensazione di trovarsi in un borgo rimasto intatto. L’attraversamento del vicolo è gratuito e accessibile a tutti, ma richiede un pizzico di agilità: per superarlo è consigliabile indossare scarpe basse e portare lo zaino davanti. Chi riesce a percorrerlo riceve un attestato rilasciato dall’Ufficio Turistico, un ricordo ufficiale che certifica l’impresa.
L’attrazione si presta perfettamente a un’esperienza social: le foto scattate all’interno restituiscono prospettive particolari e divertenti, ideali per chi ama raccontare i propri viaggi online. Non mancano poi le curiosità storiche, come il fatto che il vicolo sia stato celebrato in guide nazionali e citato dal Touring Club Italiano come esempio di patrimonio da valorizzare.