Situato nel cuore dell’Appennino marchigiano, a oltre 500 metri di altitudine, Frontino è uno dei borghi più affascinanti della provincia di Pesaro-Urbino. Inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia e insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, è una destinazione perfetta per chi cerca autenticità, tranquillità e bellezza. Circondato dal verde del Parco Regionale del Sasso Simone e Simoncello, Frontino custodisce un ricco patrimonio di storia, arte e cultura che si intreccia con le tradizioni popolari e l’enogastronomia tipica del Montefeltro. Passeggiare tra i suoi vicoli lastricati significa compiere un viaggio nel tempo, tra castelli medievali, conventi francescani e mulini storici che raccontano la vita quotidiana di secoli fa. È un borgo piccolo, intimo e accogliente, che offre al visitatore la possibilità di rallentare il ritmo, riscoprendo il valore delle cose semplici e genuine.
Le radici di Frontino affondano nel periodo romano, quando la località era conosciuta come Castrum Frontini. Già allora il borgo ricopriva una posizione strategica, controllando i passaggi tra Marche, Romagna e Umbria. Nei secoli successivi, soprattutto a partire dal Medioevo, Frontino si trovò al centro di importanti vicende politiche e militari. Intorno al 1300 entrò nei domini della famiglia Brancaleoni, per poi passare sotto l’autorità papale nel 1355, dopo che gli abitanti decisero di giurare fedeltà al cardinale Albornoz. Nel Quattrocento, Frontino fu ereditato da Antonio di Montefeltro e successivamente da Federico, il celebre duca di Urbino che trasformò la città in uno dei centri più raffinati del Rinascimento italiano.
Il borgo fu anche teatro di battaglie: nel 1522, gli abitanti e le truppe ducali difesero eroicamente il castello dall’assalto delle truppe fiorentine guidate da Giovanni delle Bande Nere. Questo episodio rafforzò l’identità della comunità, legata al destino del Ducato dei Montefeltro fino alla sua caduta. Nei secoli successivi, Frontino subì trasformazioni architettoniche e sociali, ma mantenne intatto il suo carattere raccolto e la sua funzione di presidio tra vallate e montagne. Oggi la sua storia è leggibile nelle mura di cinta, nei resti del castello e nelle testimonianze artistiche custodite nei suoi edifici religiosi. Passeggiando tra le vie si percepisce ancora l’atmosfera medievale, fatta di torri, porte e pietre antiche che raccontano un passato glorioso, profondamente intrecciato con la grande storia del Montefeltro.
Nonostante le dimensioni ridotte, Frontino offre numerosi punti di interesse che meritano una visita. Al centro del borgo si trova il Castello, costruito in epoca medievale e più volte rimaneggiato. Anche se oggi ne restano solo frammenti delle torri e delle mura, conserva il fascino di una rocca che per secoli difese il territorio. I vicoli intorno al castello sono caratterizzati da case in pietra, balconi fioriti e piazzette che evocano un’atmosfera d’altri tempi.
Di grande importanza è il Convento di Montefiorentino, uno dei più estesi delle Marche, sorto secondo la tradizione per volontà di San Francesco d’Assisi nel 1213. Oltre al chiostro e agli ambienti monastici, conserva opere d’arte di pregio come il polittico di Alvise Vivarini e la pala di Giovanni Santi. Non meno affascinante è il Monastero di San Girolamo, immerso nei boschi, restaurato e oggi destinato anche all’accoglienza turistica, con spazi dedicati alla ristorazione e all’ospitalità.
Un altro luogo simbolo è il Mulino di Ponte Vecchio, costruito nel XVII secolo e trasformato in museo del pane. Qui si possono ammirare macine funzionanti, attrezzi agricoli e allestimenti didattici che raccontano la tradizione molitoria. L’esperienza è resa ancora più coinvolgente dalla possibilità di degustare prodotti tipici del Montefeltro. Passeggiando per il borgo e i dintorni, il visitatore può quindi vivere un itinerario che combina arte, spiritualità, natura e sapori autentici, rendendo Frontino un piccolo scrigno di tesori diffusi.
Frontino non è solo storia e architettura, ma anche tradizioni gastronomiche e feste popolari che valorizzano il legame tra comunità e territorio. Tra i piatti tipici spicca il Bustreng, un dolce semplice e genuino a base di uova e latte, tramandato dalle famiglie locali. Ma il vero protagonista della tavola è il tartufo nero estivo, celebrato ogni anno con la manifestazione “Il Trionfo del Tartufo Nero”.
Edizione 2025: 2–3 agosto 2025 — la sagra animerà il borgo con stand gastronomici, mercatini artigianali, spettacoli e degustazioni, trasformando Frontino in un punto di riferimento per gli amanti di questa eccellenza del Montefeltro. Oltre alla cucina, l’evento propone musica dal vivo, laboratori sensoriali e momenti culturali che uniscono i sapori all’identità storica del borgo.
Partecipare a questa festa significa vivere un’esperienza completa: passeggiare tra le vie addobbate, assaggiare ricette a base di tartufo preparate secondo la tradizione, scoprire l’artigianato locale e immergersi nell’atmosfera accogliente di una comunità che custodisce con orgoglio le proprie radici. Non si tratta solo di una sagra gastronomica, ma di un vero e proprio momento di incontro, in cui cultura, musica e convivialità si fondono in un’unica grande celebrazione. Per chi visita Frontino, è un’occasione imperdibile per conoscere l’anima autentica del borgo e portare a casa un ricordo indimenticabile fatto di profumi, sapori e sorrisi.