Montelupone è uno dei borghi più belli d’Italia, immerso nelle colline marchigiane tra il Chienti e il Potenza. Passeggiare tra le sue mura significa fare un viaggio indietro nel tempo, tra leggende, palazzi nobiliari, chiese monumentali e musei che raccontano secoli di storia. Secondo la tradizione, le sue origini sono legate a Ercole Libico, che avrebbe fondato il paese. Oggi Montelupone non è solo un borgo di fascino medievale, ma anche una meta ideale per chi cerca arte, cultura e sapori autentici. Dai palazzi storici al Teatro Nicola degli Angeli, dalla Pinacoteca Civica all’Abbazia di San Firmano, ogni angolo custodisce un tesoro da scoprire. E non mancano le esperienze enogastronomiche: il carciofo autoctono, simbolo del paese, è celebrato ogni anno in una sagra che richiama visitatori da tutta Italia.
Camminare per il centro storico di Montelupone significa immergersi in un’atmosfera che ha conservato il fascino medievale. Il borgo è cinto da mura castellane intervallate da torri rettangolari e pentagonali, che ancora oggi definiscono il perimetro del centro abitato. Le quattro porte di accesso – Cassero, Trebbio, Santo Stefano e Ulpiana – rappresentano le antiche vie di ingresso e conducono a un dedalo di stradine che si aprono su piazze eleganti e scorci pittoreschi.
Uno dei simboli è il Palazzetto del Podestà (o dei Priori), con la torre civica ornata da una merlatura ghibellina e lo stemma del paese. Accanto si trova il loggiato rinascimentale, composto da cinque archi che custodiscono un affresco cinquecentesco. Questo spazio è da sempre il cuore della vita pubblica e religiosa di Montelupone.
Il borgo custodisce anche numerosi palazzi nobiliari, tra cui Tomassini-Barbarossa, Chigi-Celsi-De Sanctis, Narcisi-Magner, Fresco, Emiliani, Giachini-Calcaterra. In particolare, il Palazzo Emiliani conserva il fregio Le Quattro Stagioni, realizzato da Biagio Biagetti, pittore marchigiano di fama internazionale. Ogni residenza racconta la storia delle famiglie che hanno reso prospera la comunità tra Medioevo e Rinascimento.
Tra i luoghi da non perdere ci sono:
Infine, il Teatro Nicola degli Angeli (1884) sorprende con il soffitto affrescato da Domenico Ferri: un cielo popolato da angeli musicisti, che rende l’ambiente unico e suggestivo.
Il patrimonio religioso di Montelupone è straordinariamente ricco e variegato. La Chiesa di San Francesco, risalente al XIII secolo, fu restaurata in epoca barocca e oggi custodisce un organo settecentesco, statue delle Virtù e, soprattutto, la celebre statua della Madonna del Latte di Antonio da Faenza (1525), oggi collocata nella Chiesa Collegiata. Quest’ultima conserva anche la suggestiva Cappella Addolorata, restaurata tra il 1931 e il 1941 da Cesare Peruzzi.
Non meno importante è la Chiesa di Santa Chiara (XV–XVIII secolo), che conserva porte decorate da Cristoforo Casari (1796) e una grande tela dell’Annunciazione, copia del celebre dipinto di Barocci. Questi dettagli raccontano la raffinatezza artistica raggiunta dalla comunità, che seppe arricchirsi di opere commissionate ad artisti di rilievo.
Ma il vero gioiello architettonico è l’Abbazia benedettina di San Firmano, situata a pochi chilometri dal borgo. Fondata nel IX secolo, l’abbazia è un perfetto esempio di architettura romanica marchigiana. Al suo interno si trovano la cripta, le reliquie e una splendida statua in terracotta attribuita ad Ambrogio della Robbia. Il silenzio e la spiritualità di questo luogo lo rendono una meta ideale non solo per i pellegrini, ma anche per gli amanti della storia dell’arte.
Visitare queste chiese significa scoprire come Montelupone sia stato un centro di cultura religiosa e artistica: ogni edificio custodisce testimonianze preziose della devozione popolare, ma anche dell’evoluzione stilistica che va dal Medioevo al Barocco, fino al Neoclassico.
Oltre al suo patrimonio artistico e culturale, Montelupone è celebre per il carciofo autoctono, conosciuto come sciarciofunu o scarciofino. Questo ortaggio, riconosciuto come prodotto DE.C.O. e presidio Slow Food, è coltivato tra le valli del Chienti e del Potenza e rappresenta un’eccellenza gastronomica delle Marche.
Ne esistono due ecotipi:
Il carciofo è protagonista della Sagra del Carciofo di Montelupone, che nel 2025 giunge alla 62ª edizione e si terrà sabato 10 e domenica 11 maggio. L’evento richiama ogni anno migliaia di visitatori con stand gastronomici, ricette tradizionali, degustazioni, spettacoli musicali e folclore.
La festa celebra non solo un prodotto agricolo, ma un vero simbolo identitario della comunità. Durante la sagra si possono gustare piatti come:
Partecipare alla sagra significa vivere Montelupone in una dimensione conviviale, conoscere da vicino i produttori locali e scoprire l’anima autentica del borgo. È l’occasione perfetta per unire turismo culturale ed esperienza gastronomica, rendendo la visita a Montelupone completa e indimenticabile.